Vincitori Finale di Start Cup Veneto 2017

Finale di Start Cup Veneto, 26 ottobre – Università di Verona

Si è conclusa giovedì 26 ottobre la fase Finale del Premio Start Cup Veneto, iniziata a marzo e che anche per quest’anno ha registrato una buona partecipazione: più di 60 idee di impresa innovative presentate, 41 i progetti completi selezionati per circa 140 giovani startupper coinvolti.
Duranta la serata, svoltasi presso l’Aula Magna del Polo Zanotto – Università di Verona, i team finalisti hanno potuto spiegare la propria idea di impresa direttamente sul palco predisponendo una presentazione in slide, al fine di convincere il Comitato Tecnico Scientifico a selezionarli tra i vincitori.
Quest’anno, grazie al Percorso formativo “Wannabe” offerto da Progetto di Vita – Cattolica per i Giovani ai team finalisti, i video pitch si sono rivelati fondamentali nella scelta dei vincitori: in 4 minuti ciascun gruppo è riuscito a riassumere il proprio ambizioso progetto a e catturare l’attenzione non solo del pubblico presente.
Il Comitato inoltre ha potuto usufruire, per la valutazione, dei business plan redatti dai team nei mesi precedenti assieme al supporto dell’Angelo, un esperto del mondo manageriale e professionale con funzione di guida e consulenza.

A superare tutte le fasi di selezione e a vincere l’edizione 2017 sono stati:

1° posto: ItamPharma

Nuovi potenziali farmaci per il trattamento di tumori aggressivi, in particolare dei tumori orfani

Angelo: Angela Valori

Categoria: Life Science

Team:

  • Chiara Nardon – 33 anni – Dottore di Ricerca in Scienze Molecolari e assegnista di ricerca
  • Leonardo Brustolin- 27 anni – Dottore di Ricerca in Scienze Molecolari
  • Nicolò Pettenuzzo – 26 anni – Dottorando in Scienze Molecolari
  • Tutti presso il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova

Progetto: Nuovo sistema terapeutico, coperto da brevetto, che combina una “bomba” antitumorale con specifiche biomolecole con effetto chemioterapico inserita all’interno di un nanovettore biocompatibile in grado di trasportare all’interno dell’organismo, localizzare e bio-accumulare in modo selettivo l’agente antitumorale nel distretto neoplastico. I composti individuati sono in grado di superare in vitro l’efficacia delle attuali terapie nel trattamento di tumori aggressivi come ad esempio il tumore triplo negativo della mammella, il carcinoma della prostata ormono-indipendente e l’epatocarcinoma.

2° posto: FINAPP

HydraRay sfrutta i raggi cosmici per misurare la quantità d’acqua nel suolo su larga scala

Angelo: Andrea De Muri

Categoria: Agrifood – Cleantech

Team:

  • Luca Stevanato, ricercatore
  • Cristiano Fontana, ricercatore
  • Sandra Moretto ricercatore
  • Marcello Lunardon, professore associato

Tutti presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova.

Progetto: HydraRay è un innovativo sensore che sfrutta la radiazione cosmica per misurare la quantità di acqua immagazzinata nel suolo su un’ampia superficie. Permette ad es. di monitorare il contenuto di acqua nei campi coltivati e fornire in tempo reale indicazioni per ottimizzare tempi e modalità di irrigazione. I clienti saranno gli agricoltori interessati a conoscere la quantità di acqua presente nel suolo per una gestione ponderata e sostenibile dell’irrigazione, i gestori delle dighe per la produzione di energia elettrica e/o acqua potabile/irrigazione e gli enti pubblici preposti alla protezione del cittadino (ad es. Protezione Civile, Arpa, Vigili del Fuoco).

3° posto: PROROB

Sviluppo sistema di movimentazione industriale collaborativo per la massimizzazione del workflow

Angelo: Michele Ferraro

Categoria: Industrial

Team:

  • Fabio Oscari, ingegnere meccanico
  • Luca Barbazza, ingegnere meccanico
  • Simone Minto, bioingegnere

Tutti con Dottorato di Ricerca in Meccatronica presso l’Università di Padova

Progetto: Un innovativo sistema di movimentazione industriale costituito da robot paralleli a cavi e robot mobili, che si integra e collabora con i sistemi di assemblaggio e produzione attraverso un framework (hardware & software) di monitoraggio e controllo con l’obiettivo di massimizzare il workflow.
Prorob si rivolge alle imprese manifatturiere italiane tradizionali che desiderano sfruttare le opportunità offerte dall’Industria 4.0 nell’ambito del sistema logistico di alimentazione e movimentazione dei materiali, in cui i materiali devono poter fluire sulle stazioni di montaggio il più possibile in modo sincronizzato ed efficiente, evitando inutili movimentazioni e sprechi nella loro gestione. Il sistema permette di alleviare il contributo manuale degli operatori addetti a spostamenti manuali di materiale potenzialmente pericolosi.

4° posto: HBI Tech

HBI propone una tecnologia innovativa per il trattamento degli scarti biodegradabili

Angelo: Massimo Andriolo

Categoria: Agrifood – Cleantech

Team:

  • Daniele Basso, ricercatore presso la Libera Università di Bolzano nell’ambito della fisica tecnica industriale e ingegneria energetica.
  • Renato Pavanetto, socio e amministratore di sei società nell’ambito dell’automazione industriale.
  • Sara Sbroggiò, laureata in ingegneria chimica a Padova.

Progetto: Utilizzo di un processo di conversione idrotermica (HTC) per trasformare substrati vegetali di scarto ad alto tenore di umidità, quali ad esempio i sottoprodotti dell’industria alimentare, in un materiale chiamato Greenpeat che ha elevate potenzialità. Greenpeat può essere utilizzata in sostituzione ai comuni combustibili solidi (quali il carbone fossile) o può essere pellettizzata tal quale, o in miscela con residui legnosi. Sono infatti ingenti le quantità di scarti biodegradabili derivanti dai processi dell’industria agroalimentare, partendo, ad esempio, dal caso delle bucce di patate per il produttore di gnocchi e della vinaccia esausta del viticoltore.

5° posto: IF’s (ICT for Families)

ADA è un sistema di virtual coaching per supportare gli anziani nelle attività quotidiane.

Angelo: Alessandro Nizzaro

Categoria: ICT

Team:

  • Cristiano Pravadelli, psicologo libero professionista, formatore e scrittore
  • Graziano Pravadelli, professore associato presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona.
  • Cecilia Lovato, funzionario presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Verona.
  • Caterina Pasqualotto, associata in partecipazione presso uno studio di Consulenza del Lavoro.

Progetto: ADA (Assisting Daily life Activities) è un sistema smart che agisce come coach virtuale per aiutare persone anziane o con lievi disabilità cognitive nelle attività della vita quotidiana e fornire contestualmente un servizio di controllo e monitoraggio remoto.. ADA è un coach non invasivo e ubiquo, che agisce in modo pro-attivo verso l’anziano perché rappresenta un suo alter-ego che lo supporta quando e se serve- Per esempio, interagendo con tag RFID attaccate agli indumenti e alle porte, e rilevando parametri ambientali, ADA può guidare l’anziano che presenta problemi organizzativi nell’indossare correttamente i vestiti, per evitare che esca col maglione d’estate o senza scarpe.

I 5 vincitori si sono aggiundicati premi in denaro per un valore totale di 20.000 euro e parteciperanno al Premio Nazionale dell’Innovazione, che si terrà a Napoli il 30 novembre e 1 dicembre.

Sono stati inoltre consegnati i due Premi Speciali Fab Lab a HBI Tech e ICE SHOT, che avevano effettuato la pre registrazione a Start Cup Veneto entro il 19 maggio. I due gruppi potranno usufruire, per tre mesi gratuiti ciascuno, di spazi e strumentazioni messi a disposizione presso uno dei Fab Lab aderenti all’associazione Fab Cube; riceveranno inoltre il supporto tecnico del personale e dei professionisti operativi all’interno del Fab Lab.

Per tutte le foto della serata visitare la pagina Facebook di Start Cup Veneto